TESTI CRITICI SELEZIONATI
Sabrina Zannier
“Dopo aver rivolto il proprio impegno alla compiutezza dell’opera, Giuliana Cunéaz ha sentito la necessità di disseminarla nello spazio, di amplificarne la portata oltre i limiti oggettuali. Il tutto a coincidere con una sorta di ripensamento della propria identità, sentita sempre più sotto il segno della complessità e del mutamento… A tale desiderio si è, poi, aggiunta la necessità solo apparentemente antinomica di razionalizzare l’irrazionale, di sviluppare, insomma, l’afflato emotivo sotto il segno di una progettualità o, meglio, di una processualità di valenza scientifica; non per forzare entro il paradigma dell’ordine cose e accadimenti fenomenici votati al caos, ma per rendere manifesto il farsi della ricerca creativa. E’ così che l’iter formativo dell’opera d’arte e quello relativo all’identità di un individuo, nella fattispecie quello dell’artista, si affacciano in una sorta di parallelismo”.
(da Il cervello nella vasca, Galleria B&D, Milano)