TESTI CRITICI SELEZIONATI

Gianluca Marziani

2005

“Giuliana Cunéaz predilige il linguaggio video e il parallelo supporto fotografico con una progettualità avvolgente che regola la proiezione in un ambiente installativo. Lo scopo si lega empaticamente ai contenuti del suo lavoro: una ricerca sugli stati emotivi alterati, sulle diverse ipotesi in cui la coscienza disperde la sua fissità vigile. Gli esempi vanno dallo sciamanesimo alla cultura occidentale del rave, secondo una narrazione visiva che cerca l’impatto emozionale sul fruitore, ricreando la sensazione tangibile di un vissuto. Per farlo, l’artista sfrutta le tecnologie elettroniche con la consapevolezza del progetto sensoriale, una sorta di principio attivatore che guida verso il suo flusso ipnotico, ossessivamente rallentato, quasi una geometria invisibile che trascina gli altri dentro il suo prisma multifocale”.

(da Regionevolmente, Centro Fieristico, Viterbo)