TESTI CRITICI SELEZIONATI
Angela Madesani
Giuliana Cunéaz parte da osservazioni al microscopio elettronico, fondamentali per la sua indagine. Ci troviamo di fronte ad un’artista tesa verso la continua ricerca dell’oltre. La tensione è nei confronti delle possibilità di osservazione di quanto l’occhio umano non può vedere, ma che in realtà esiste. E’ l’indagine di quello che sta al di là dell’apparenza, che costituisce la forma: particelle, nanotecnologie vuoti pieni come nelle filosofie orientali. E’ la poesia della scoperta. L’artista è attratta da un paesaggio inverso che dal macro giunge al microcosmo in una dimensione dove scienza, arte e poesia trovano un equilibrato punto d’incontro.
(da La grammatica delle forme, Studio Museo Francesco Messina, Milano)