Il Disegnatore di Luce è tra i protagonisti del film I Cercatori di Luce, una videoinstallazione su tre schermi in 3D sul potere rigenerativo della natura che ha coinvolto attori, danzatori e performer.
L’attore Andrea Da Marco, che in questo lavoro si trasforma in un tableau vivant, interpreta il ruolo del mago, del prestigiatore, nonché dell’artista.
Il bagatto, la prima carta dei tarocchi, sintetizza bene il suo personaggio in grado di esprimere un’energia iniziatica e creatrice.
Intento a comprendere i grandi misteri della natura e degli esseri viventi attraverso le principali scoperte dell’umanità, l’attore, mette in scena formule matematiche e scientifiche attraverso gesti, segni e disegni di luce che contengono la babele dei linguaggi in una sovrapposizione continua di messaggi frantumati e caotici dove si riflettono le contraddizioni della nostra esistenza.
Come per magia, la luce viene generata dalle sue dita per poi dissolversi rapidamente. Le formule, dalla teoria della relatività di Albert Einstein al principio di indeterminazione di Werner Heisenberg, svaniscono, come pulviscoli, dopo aver depositato nel cosmo tracce impercettibili.
Il portamento del Disegnatore di Luce è fiero, distaccato, quasi appartenesse ad un’altra dimensione e lo sguardo sembra perdersi dietro ad ogni piccola meraviglia. La sua figura evoca quella del grande ballerino russo Vaslav Nijinsky, celebre per i suoi virtuosismi e per le caratterizzazioni leggendarie dei Ballets Russes.
Il Disegnatore di Luce riflette anche negli abiti di scena il suo comportamento e per lui ho voluto dipingere pantaloni con immagini che richiamano formule biologiche, matematiche, chimiche e astronomiche. Le bretelle, infine, sono imperlate con coloratissime nanoparticelle di DNA.