L’installazione si compone di vari elementi (fino a dodici) la cui forma ricorda quella di un albero o di un pilastro portante che da terra sembra sostenere il soffitto. All’interno di queste strutture realizzate in ferro sono incassati altrettanti monitor dai quali provengono immagini di nature morte di vari periodi (dal XIV al XX secolo) sottoposte ad un processo di costante mutazione. Le sequenze non sono cronologiche ma casuali e la trasformazione delle immagini avviene tramite dissolvenze.
E’ evidente la relazione tra la forma pesante della struttura e la levità delle immagini video che celebrano il piacere e la fisicità. Dal momento che sono prive di spessore materico e sono poste in alto rispetto all’osservatore, risultano apparizioni suadenti e intoccabili.