Le Sante sono state realizzate sulla base di una proposta fattami dall’attrice teatrale Donatella Cinà.
Ho preso spunto da sculture lignee che raffigurano immagini di sante e ho cercato, attraverso una serie di alterazioni nelle riprese fotografiche di farle apparire come presenze allusive, caratterizzate da colore e ritmo, in modo da esaltarne l’ambiguità. Ho cercato un contatto col mondo trascendentale andando oltre il semplice dato iconografico; nello stesso tempo mi sono lasciata suggestionare dalle forme e dalle evocazioni e ho percepito in Maddalena una bambola senza tempo, in Barbara un’emanazione esplosiva di passione, in Anna una levità e una soavità impalpabili. In tal modo, ho cercato di catturare e di fissare nella fotografia questo mistero, divino e terreno.